San Cataldo è stato in passato il paese delle feste popolari, solo alcune delle quali sono sopravvissute e adattate ai tempi moderni, che neppure l'ordine del vescovo diocesano poteva limitare. Le feste trovavano origine e mantenevano un carattere di emulazione corporativa.

 - 1º gennaio: Gesù Bambino.
La statua del Bambin Gesù, di 80 cm, si trova nella chiesa dell'oratorio del Santissimo Sacramento. Al braccio, il Bambinello porta il "cucciddatu" o "bucciddatu", il classico dolce di Natale, ripieno di marmellata e di fichi, finemente lavorato e decorato, dalla forma di un grande anello frangiato. Dopo la messa serale del 1º gennaio, la statua settecentesca esce dalla chiesa madre, accompagnata dal clero, dalle confraternite, dalla banda musicale e anche di cornamuse, tamburelli e cerchietti. Percorsa la via processionale "dei santi" (il giro caratteristico delle processioni) e giunto davanti al convento dei padri mercedari, il Bambinello imparte la benedizione ai presenti, ruotando su se stesso grazie ad un apposito perno presente sul fercolo. Lo stesso avviene in piazza Madrice, dove giunge la processione per la sua conclusione, anche li il Bambinello ruota su se stesso impartendo la benedizione, questa volta estesa a tutta la città.

 - 19 marzo: San Giuseppe.
Anticamente era fastosa e celebrata con grande solennità. Attualmente è preceduta da un triduo e il 19 marzo, giorno della festa, dopo la celebrazione della santa messa nella chiesa dedicata a San Giuseppe, la statua del santo viene portata in processione per le principali vie della città.

 - 10 maggio: San Cataldo.
Il culto di San Cataldo è molto antico. Prima della fondazione del paese c'era una contrada e una chiesetta nella baronia di Fiumesalato che prendevano tale nome. La festa del patrono si celebrava in due date e cioè l'ultima domenica di maggio e la domenica dopo l'8 marzo, giorno in cui si commemora la nascita del santo. In occasione di quest'ultima ricorrenza, detta di "San Catallu di li faviani, ancora nell'Ottocento si svolgeva la processione mattutina; mentre nei primi decenni del secolo successivo la festa si ridimensionò celebrandola solo in chiesa. L'altra, dal 1980, si festeggia il 10 maggio in ricordo del rinvenimento del corpo del santo avvenuto nella città di Taranto. La festa del 10 maggio inizia con il triduo (preparazione 3 giorni prima della festa) e i primi vespri solenni del 9 maggio che corrispondono con l'anniversario della dedicazione della chiesa madre. La mattina del 10 maggio la città viene svegliata da colpi di cannone che annunciano la festa, e nella chiesa madre è un susseguirsi di sante messe, fino a quella solenne del pomeriggio, presieduta dall'arciprete e concelebrata da tutti i sacerdoti della città, e a seguire si svolge la solenne processione per le vie principali e a cui prendono parte le autorità comunali, militari e civili.

 - 21 maggio Festa della Ciambella
Si svolge la “Festa della Ciambella e dei prodotti tipici locali”, nella cornice rurale del borgo Santa Rita. I visitatori possono partecipare a degustazioni di ciambelle, salumi, formaggi, olio, vino, verdura e miele. Nel borgo è organizzata anche una mostra-mercato di prodotti tipici di qualità dell’ entroterra siciliano. Per animare la giornata sono previsti concerti e spettacoli folkloristici.

 - Quarta domenica di Pasqua: Crocifisso di padre Pirrelli.
Nel 1856 papa Pio IX concesse l'indulgenza plenaria per il Crocifisso di questo sacerdote. Ritornando alla festa, la domenica mattina, al suono della banda, la commissione preposta all'organizzazione della festa, va in giro per il paese a raccogliere con cavalli bardati a festa, offerte in denaro e frumento; dopodiché, in processione, attraversato l'intero corso principale, raggiunge la parrocchia di Santo Stefano in cui è conservato il Crocifisso e riposa il corpo di padre Pirrelli. Quiavviene la benedizione dei fanciulli e del pane, che viene distribuito nella stessa chiesa nel primo pomeriggio, con un pellegrinaggio (che anticamente avveniva a piedi scalzi). I vespri pomeridiani anticipano la messa dopo la quale, il crocifisso viene portato in processione per le vie del centro storico.

 - 15 agosto: Madonna Assunta.
La festa è organizzata dall'ex convento dei Cappuccini. La processione si svolgeva con l'urna della Vergine dormiente, nel 1957, per il percorso processionale, si sostituì con una statua lignea. Le origini di questa festa vengono collocate intorno alla metà del Settecento.

 - 8 settembre: Madonna Bambina.
Anticamente veniva celebrata con grande solennità. Era la festa dei bambini e delle donne in attesa, le quali - in occasione di questa festa venivano in chiesa madre per la benedizione prima del parto. La festa è stata ripristinata l'8 settembre 2009 dall'arciprete don Biagio Biancheri. In questo giorno, la piccola statua che rappresenta la Vergine Maria avvolta in fasce, dopo la messa viene portata in processione con un coro di bambini e di donne in attesa.

 - Prima domenica di settembre: Madonna delle Grazie.
In passato veniva celebrata il 2 luglio; poi, in un periodo imprecisato, la data si spostò alla prima domenica di settembre. È organizzata dalla parrocchia della Madonna delle Grazie (convento dei Mercedari). Nel giorno della festa, si porta in processione il simulacro della Vergine (restaurato nel 2006), e dopo nel cortile vicino alla parrocchia, viene celebrata la messa all'aperto.

 - Seconda domenica di ottobre: Santissimo Crocifisso.
Il momento più importante è la processione per le "vie dei santi" (cioè l'itinerario tradizionale delle processioni). In questo giorno, è allestita una fiera, detta "fera ranni", che fino alla prima metà del Novecento era allestita nel "Piano Madrice"; sempre nel Novecento, la fiera trovo ospitalità in via Garibaldi, via Umberto e via Vittorio Emanuele ed in corso Sicilia. L'importanza della fiera, oltre alla funzione associativa, risiedeva nel provvedere all'acquisto di beni difficilmente il loco.

 - 8 dicembre: Immacolata.
Nel 1689 Vincenzo Galletti, moglie e figlio, commissionarono una bella statua lignea policroma rappresentante l'Immacolata che fu donata alla chiesa mMadre, con la "clausola" che permanesse otto giorni (l'Ottava dell'Immacolata), nel convento dei mercedari, per poi far ritorno in chiesa madre. Tutt'oggi viene mantenuto tale impegno e la processione è accompagnata dalle confraternite. Attualmente la statua è posta sull'altare maggiore della Madrice (originariamente dimorava nel transetto di destra). Questa festa inaugura il periodo natalizio, caratterizzato dalla novena di Natale, dai canti, e dal suono della banda musicale che, davanti alle edicole addobbate con ghirlande intrecciate con alloro e arricchite da frutta, arance, mandarini, mirto e nespole.

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