Mustigarufi

L'area boschiva di Mustigarufi, diventa area protetta nel 1992 per volere di WWF e Italia Nostra insieme a quella di Gabbara. Oltre alle vaste aree a eucaliptus, molto estese e prive di sottobosco, sono presenti anche domini a Roverella e Querceti, con sottobosco più ricco.

Per gli amanti delle escursioni naturalistiche non manca nulla, l'area boschiva infatti è attrezzate anche per trascorrere momenti di relax a piedi, per fare avventurose gite in mountain bike, quad e moto, visite guidate a cavallo alla scoperta delle particolarità di questa splendida area boschiva.

Diversi e sparsi lungo tutto il percorso, sono i ruderi e quel che resta delle fattorie, massarie e abitazioni appartenenti alla popolazione di braccianti agricoli della zona che abbandonarono le campagne per trasferirsi in città.

Fu proprio quello il periodo in cui una grande parte del territorio, tra le zone di Gabbara e Mustigarufi, fu convertito in bosco.

Avvicinandosi a queste mura ormai cadenti, si può ancora immaginare la vita al loro interno, la tranquillità e la quotidianità della campagna, la semplicità tipica dei contadini nelle faticose giornate passate in mezzo alla natura e agli animali.

Lungo il percorso si trovano anche alcune aree attrezzate con tavoli e panche in legno, barbecues e servizi igienici, l'area attrezzata più frequentata è stata organizzata dal corpo forestale proprio in prossimità della strada provinciale 22 a nord-est dell'intera area boschiva.

Nell'area di Mustigarufi, quasi alla fine del percorso, sorge un antico baglio ristrutturato, un tempo abitato da coloni che lavoravano la terra.

Il baglio si presenta in pietra, con finiture in legno, molto curato, con un'ampia area antistante popolata da brecciolino.

Da fuori è anche possibile scrutare al suo interno attraverso l'ampio cancello di ingresso, un pozzo d'acqua posto al centro del pavimento esterno anch'esso in pietra.

Sul tetto, nella parte sinistra, è presente un crocifisso indicativo della esistenza di una cappella interna, probabilmente luogo di preghiera per i lavoratori del posto.

In questo contesto gradevole, sono stati anche ricavati i servizi igienici per i turisti senza tuttavia deturpare esternamente la costruzione, rendendo invece un utile servizio a chi fa tappa proprio in quest'ultimo punto di interesse prima dell'uscita dall'area protetta.

All'ingresso della zona del baglio, al livello sottostante, proprio dove è posta la particolare insegna in legno intagliato di mustigarufi, si trova una deliziosa e più intima area attrezzata con tavoli e panche in legno grezzo, ideali per scampagnate all'insegna del relax.

Contrariamente a quanto si possa immaginare, queste aree, apparentemente deserte, sono invece luoghi parecchio frequentati da sportivi, turisti, curiosi e gente del luogo che approfittando delle belle giornate, si ritrovano a stretto contatto con la natura a pochi passi da casa.

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