Vassallaggi

Il sito archeologico di Vassallaggi si trova in un territorio posto nella media valle del Salso, a 704 m di altezza sul livello del mare, posto ad est di San Cataldo, a poco più di 5 chilometri di distanza e si articola su cinque collinette, dalla cui sommità lo sguardo spazia lungo il corso dell'antico fiume Imera Meridionale (oggi fiume Salso).

Una necropoli di rilevante importanza, con centinaia di tombe. Sono presenti tombe a forno, risalenti alla prima età del bronzo; tombe a camera dell'età protostorica e nel VI sec. a.C. tombe a grotticelle, alcune molto grandi contenenti sepolture multiple, lungo i fianchi e ai piedi delle colline. Queste tombe hanno restituito interessanti corredi: vasi attici con figure rosse, oggetti ornamentali in bronzo: anelli, fibule, coltelli, lance, monete, strigili, placchette decorative.

Nel sito sono state rinvenute inoltre tombe cristiane, datate al V sec. d.C., ricavate nelle grotte preistoriche circostanti, il sito occupa una posizione importante anche per il controllo della valle del fiume Salso centrale e dell'alto fiume Platani, un prezioso avamposto militare collocato in un'area particolarmente strategica, tra il nord e il sud della Sicilia.
Ellenizzato da coloni greci-rodio-cretesi, e conosciuto già dal XIX secolo, solo dopo il 1900 venne fatto oggetto di campagne di scavi, che fino agli anni sessanta diedero brillanti risultati con il rinvenimento di considerevoli tracce di presenza umana a partire dall'età del bronzo fino ai primi secoli della cristianità. Resti di mura, case, tracciati urbani, tombe e luoghi di culto rimangono a testimonianza di un fiorente passato in un luogo oggi prossimo all'odierno centro abitato di San Cataldo.

I numerosissimi manufatti, alcuni dei quali perfettamente conservati, oggi sono esposti in diversi musei della Sicilia. Per la sua favorevole posizione, il sito fu precocemente frequentato a partire dall'Antica età del Bronzo (2200-1450 a.C.), alla quale si riferiscono la necropoli di grotticelle artificiali aperte sui fianchi della seconda collina e il villaggio posto sulla sommità della stessa collina, indiziato da moltissimi frammenti ceramici decorati nello stile di Castelluccio.

Fra i secoli VIII e VII a. C., un insediamento indigeno si impiantò sulla terza collina, documentato da molti ritrovamenti ceramici nello stile di S. Angelo Muxaro – Polizzello. Ad esso si ricollega una necropoli di tombe a camera scavate sulle pendici meridionali dello stesso colle.

L'indagine archeologica documenta a Vassallaggi, intorno alla metà del V secolo a. C., una violenta distruzione seguita da una rapida ricostruzione. Tale circostanza, in unione alla localizzazione del sito, è stata considerata una riprova dell'identificazione di Vassallaggi con l'antica città di Motyon, ricordata dagli storici antichi (Diodoro IX) come un caposaldo militare agrigentino espugnato nel 451 a.C. dal condottiero Ducezio, postosi alla testa della confederazione dei Siculi in rivolta contro i Greci di Sicilia.

Guarda il video sul sito archeologico

Video del percorso in auto

Video del drone su sito archeologico di Vassallaggi

.